
Qual è la probabilità di floppare un full e perdere la mano?
Difficile da pensare, ancora di più da digerire. Eppure un full house floppato non è sempre garanzia di vittoria.
Utilizziamo un esempio per analizzare a fondo la situazione. Stiamo giocando una partita cash con bui da 6 e 12 euro e ci troviamo sul big blind con una mano stuzzicante, una pocket pair di 4. Diversi altri giocatori si limitano a fare call e noi decidiamo di vederci il flop, sperando di centrare un set ben nascosto.
Invece le carte che si presentano sul board ci fanno addirittura sognare: 4-3-3. Manteniamo la calma e cerchiamo di non concedere tell, visto che l'unica mano che ci può battere, al momento, è la pocket pair di 3 (che farebbe chiudere un quads a un nostro avversario). Ma che qualcuno possegga proprio questa specifica mano è un'eventualità che ha probabilità contrarie pari a 30 a 1.
A questo punto, l'obiettivo numero uno è quello di cercare di far finire nel piatto quante più chip possibile, dato che le probabilità di vittoria sono altissime: vero, si tratta soltanto di un full di 4 - quindi non invincibile - ma nel Texas Hold'em qualsiasi tipo di full di solito è nettamente favorito nel computo finale di una mano.
Da big blind, la cosa migliore da fare è quella di mantenere quanti più avversari possibile nel piatto, cosa che contribuirà ad ingrandirlo.
Quindi al flop lasciamo che siano gli altri a puntare: tre o quattro giocatori, infatti, si limitano a chiamare la puntata di un giocatore da middle position, che molto probabilmente possiede una coppietta non troppo alta (altrimenti avrebbe rilanciato pre-flop). Ovviamente anche noi facciamo call.
Al turn capita un jack, che posiziona sul board anche un progetto di colore di picche: sarebbe ottimo se qualcuno avesse A-x di picche, una mano che risulta difficile da foldare, quando il progetto si concretizza, anche se sul board è presente una coppia.
Quindi facciamo ancora check e lo stesso giocatore di prima punta di nuovo.
Al river, purtroppo, scende un altro jack, per un board così formato: 4-3-3-J-J. Fino a questo punto potevamo essere abbastanza fiduciosi, ma quel secondo jack al river darebbe a qualsiasi giocatore con un solo gancio in mano un full house più altro del nostro.
Il dilemma qui è puntare o non puntare: vista la pericolosità della situazione, facciamo check.
Il giocatore da bottone esce puntando: ovviamente facciamo call, sperando di avere ancora la mano migliore. E invece scopriamo che quel giocatore aveva proprio J-T, per un full di jack e tre, sufficiente a incamerare un piatto enorme. Per la cronaca, il giocatore da middle position aveva una pocket pair di 8: se avesse rilanciato pre-flop, probabilmente ci avrebbe fatto risparmiare un sacco di chip!